Palazzo Reali
Via Canova 10,
6900 Lugano
Orari d’apertura:
Ma / Me / Ve: 11.00 – 18.00
Gi: 11.00 – 20.00
Sa / Do / Festivi: 10.00 – 18.00
Lu: chiuso
é la a prima mostra museale interamente dedicata a Eugenio Schmidhauser,
con circa 90 fotografie tra stampe vintage e nuovi sviluppi da negativi originali.
🔍 Punti salienti:
Astano e il Malcantone: Il fotografo ha immortalato il Ticino rurale e la sua vita quotidiana.
L’Appenzello: Immagini inedite che raccontano un’altra regione svizzera con la stessa attenzione ai dettagli.
Fotografia artistica: Ritratti, modelli e vedute realizzati grazie agli studi a Monaco di Baviera.
Il Lago di Garda: Sezione dedicata agli scatti premiati con la Medaglia d’Oro all’Esposizione di Milano del 1906.
Perché visitarla: Permette di riscoprire un fotografo che ha contribuito a costruire l’immaginario turistico della Svizzera con un linguaggio visivo ancora oggi riconoscibile.
Il MASI Lugano ospita la prima mostra interamente dedicata da un’istituzione museale al fotografo Eugenio Schmidhauser, attraverso una selezione di circa novanta fotografie. L’esposizione, intitolata Eugenio Schmidhauser. Oltre il Malcantone, si tiene presso la sede di Palazzo Reali e rappresenta un’importante occasione per riscoprire un artista che ha contribuito significativamente all’immaginario visivo della Svizzera.
Un Viaggio nell’Iconografia della Svizzera Rurale
L’esposizione raccoglie fotografie vintage e nuove stampe da negativi originali su lastra di vetro, offrendo uno sguardo approfondito sul lavoro di Schmidhauser. Il fotografo svizzero-tedesco, originario di Seon, ha immortalato con maestria il Canton Ticino e altre regioni della Svizzera, contribuendo alla costruzione di un’immagine idilliaca del paese elvetico. Le sue fotografie sono state utilizzate per cartoline e illustrazioni che raffigurano paesaggi rurali, feste campestri, mestieri tradizionali e scene di vita quotidiana.
Astano: Il Cuore della Fotografia di Schmidhauser
Un’intera sezione della mostra è dedicata ad Astano, un piccolo villaggio che ha rappresentato per Schmidhauser un punto di riferimento artistico e personale. Arrivato nel 1900, il fotografo vi conobbe la futura moglie, Ginevra Zanetti, e vi realizzò centinaia di scatti che documentano la vita del paese. Questo legame profondo con il territorio lo ha portato a essere identificato non solo come il fotografo del Malcantone, ma soprattutto come il fotografo di Astano.
L’Appenzello e la Svizzera come Destinazione Turistica
Un’altra sezione dell’esposizione presenta lavori inediti dedicati all’Appenzello, regione in cui Schmidhauser ha applicato la sua capacità di cogliere e valorizzare l’identità culturale locale. Le sue immagini non solo raccontano la quotidianità, ma costruiscono anche un immaginario pensato per attrarre turisti. Questa visione è stata supportata dalla Pro Malcantone, un’associazione fondata dallo stesso Schmidhauser nel 1929 con l’obiettivo di promuovere la regione.
Il Ruolo di Rudolf Fastenrath e la Fotografia Artistica
Fondamentale nella carriera di Schmidhauser è stato il supporto di Rudolf Fastenrath, un mecenate che ha riconosciuto il talento del fotografo sin dagli esordi. Grazie al suo aiuto economico, Schmidhauser ha potuto studiare presso il Lehr-und Versuchsanstalt für Photographie di Monaco di Baviera tra il 1901 e il 1903. La mostra al MASI esplora anche il lato più artistico del fotografo, con ritratti, studi su modelli e vedute eseguite ad Astano.
L’Ultima Sezione: Il Lago di Garda e il Riconoscimento Internazionale
La mostra si chiude con una sezione dedicata agli scatti realizzati da Schmidhauser al Lago di Garda, tra cui spicca la fotografia che gli valse la Medaglia d’Oro all’Esposizione Internazionale di Milano del 1906. Questo riconoscimento testimonia il valore del suo lavoro al di là delle immagini da cartolina, evidenziando il contributo del fotografo alla definizione dell’estetica e dell’immaginario svizzero.
L’esposizione Eugenio Schmidhauser. Oltre il Malcantone rappresenta un’opportunità unica per riscoprire un autore che ha lasciato un segno profondo nella storia della fotografia svizzera. Grazie alla ricerca e alla curatela del MASI Lugano, il pubblico può oggi apprezzare la complessità e la ricchezza del suo lavoro, capace di coniugare documentazione storica, valore artistico e promozione turistica. La mostra resterà aperta fino al [data di chiusura, se disponibile], offrendo ai visitatori un viaggio nel tempo e nello spazio attraverso le immagini di un maestro della fotografia.
Palazzo Reali
Via Canova 10,
6900 Lugano
Orari d’apertura:
Ma / Me / Ve: 11.00 – 18.00
Gi: 11.00 – 20.00
Sa / Do / Festivi: 10.00 – 18.00
Lu: chiuso
é la a prima mostra museale interamente dedicata a Eugenio Schmidhauser,
con circa 90 fotografie tra stampe vintage e nuovi sviluppi da negativi originali.
🔍 Punti salienti:
Astano e il Malcantone: Il fotografo ha immortalato il Ticino rurale e la sua vita quotidiana.
L’Appenzello: Immagini inedite che raccontano un’altra regione svizzera con la stessa attenzione ai dettagli.
Fotografia artistica: Ritratti, modelli e vedute realizzati grazie agli studi a Monaco di Baviera.
Il Lago di Garda: Sezione dedicata agli scatti premiati con la Medaglia d’Oro all’Esposizione di Milano del 1906.
Perché visitarla: Permette di riscoprire un fotografo che ha contribuito a costruire l’immaginario turistico della Svizzera con un linguaggio visivo ancora oggi riconoscibile.
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