La fotografia è una forma d’arte che cattura l’essenza della realtà in un istante, e quando si unisce al mondo del cinema, l’effetto è semplicemente magico.
La prossima Mostra del Cinema Di Venezia, dal 30 agosto al 9 settembre 2023, ottantesima edizione, è sicuramente uno degli eventi cinematografici più prestigiosi al mondo, e sarà il palcoscenico per l’esposizione di immagini mozzafiato che narrano storie senza parole. In questo articolo, esploreremo insieme il ruolo essenziale della fotografia nel contesto della mostra e scopriremo come questa forma d’arte cattura l’emozione e l’estetica delle pellicole cinematografiche.
. La fotografia come ponte tra immagini in movimento e immagini fisse
La fotografia e il cinema condividono una profonda connessione fin degli inizi della settima arte. La fotografia fissa è stata la progenitrice del cinema, in quanto ha fornito la tecnologia necessaria per catturare e proiettare immagini in sequenza. Nel corso degli anni la tecnologia fotografica ha continuato a evolversi e a migliorare, arricchendo così la qualità delle immagini cinematografiche.
Alla Mostra del Cinema di Venezia la fotografia svolge un ruolo cruciale nel catturare momenti iconici delle pellicole presentate. Le foto scattate sul tappeto rosso, durante le proiezioni e negli eventi speciali, diventano testimonianze visive dell’atmosfera e della magia di questo Festival. Ogni scatto può catturare espressioni di attori, registi e addetti ai lavori, svelando emozioni e suscitando l’interesse dei cinefili di tutto il mondo.
. La fotografia come mezzo di promozione cinematografica
La fotografia assume anche un ruolo fondamentale nella promozione delle opere cinematografiche presentate alla Mostra del Cinema di Venezia.
Le immagini promozionali, come poster e locandine, da sempre fungono da biglietti da visita per i film e aiutano a creare l’anticipazione e l’entusiasmo tra il pubblico. Un’immagine ben realizzata può trasmettere la trama, l’atmosfera e lo stile del film in un’unica istantanea, stimolando la curiosità dei potenziali spettatori.
Inoltre, la fotografia può essere utilizzata per creare album fotografici ufficiali del festival, che testimoniano gli avvenimenti più significativi e le partecipazioni di celebrità. Questi album diventano ricordi preziosi per gli addetti ai lavori e per gli amanti del cinema che desiderano rivivere le emozioni del festival.
Alla prossima Mostra del Cinema di Venezia, la fotografia avrà come sempre il compito di catturare l’anima delle pellicole proiettate e di portare il pubblico in un viaggio visivo attraverso le storie raccontate dal cinema. L’immortalare i momenti più significativi del festival e il promuovere le opere cinematografiche rende la fotografia un’arte in movimento, in continua evoluzione e adattamento.
Con la Mostra del Cinema di Venezia che celebra il connubio tra il cinema e la fotografia, gli artisti avranno l’opportunità di esplorare e catturare la magia del cinema, garantendo che ogni fotografia diventi un’istantanea indelebile della settima arte. Il fascino della fotografia cinematografica continuerà a vivere nel cuore degli spettatori, poiché si fonderà con il cinema stesso, nutrendosi reciprocamente di emozione e creatività.
. Alla scoperta della mostra dedicata a Gina Lollobrigida: un viaggio tra arte, cinema e femminismo.
A Palazzo Poli di Roma, dal 9 giugno all’8 ottobre 2023, oltre 120 fotografie provenienti dall’Archivio Luce Cinecittà, dal Centro Sperimentale di Cinematografia e dal MuFoCo Museo di Fotografia Contemporanea, 2 abiti originali realizzati per l’attrice da Gattinoni e 2 costumi di scena dei film Venere Imperiale del 1962 diretto da Jean Delannoy, e La donna più bella del mondo del 1955 di Robert Z. Leonard, realizzati da Costumi d’Arte e alcuni gioielli firmati Bulgari.
Organizzata da Lucia Borgonzoni, Sottosegretario del Ministero della Cultura, e da Chiara Sbarigia, Presidente di Cinecittà, questa mostra celebra l’eclettico talento della diva italiana. Attraverso oltre 120 fotografie, costumi di scena dei suoi film più famosi e alcuni gioielli, l’esposizione narra la vita e l’eredità artistica di Gina Lollobrigida. Scopriamo insieme questo affascinante viaggio tra arte, cinema e femminismo.
_“I mondi” di Gina
“I mondi di Gina” è un tributo alla carriera e al talento di Gina Lollobrigida, un’artista completa che si è distinta non solo come attrice, ma anche come fotografa e scultrice. L’esposizione si apre oggi nelle sale di Palazzo Poli a Roma, con una vista panoramica sulla famosa Fontana di Trevi. Attraverso un percorso affascinante, la mostra ripercorre tutta la vita della diva utilizzando foto provenienti da importanti archivi come Luce Cinecittà, il Centro Sperimentale di Cinematografia e il Museo di Fotografia Contemporanea, oltre a preziosi materiali provenienti da archivi privati.
_Il suo testamento spirituale
La mostra prende spunto da un’intervista in cui Gina Lollobrigida disse: “Vorrei essere ricordata soprattutto come artista e, perché no?, anche come attrice.” Questa affermazione rappresenta il fulcro del percorso espositivo, focalizzandosi sull’aspetto artistico e poliedrico della personalità di Gina. A cura di Lucia Borgonzoni e Chiara Sbarigia, l’evento è stato ideato per celebrare un’icona di emancipazione e intraprendenza al femminile, una donna che si è reinventata attraverso l’arte, raggiungendo un livello di successo e caratura artistica all’epoca impensabile per una star del cinema internazionale.
_Il contributo poliedrico di Gina Lollobrigida.
La mostra svela i molteplici aspetti dell’arte e della personalità di Gina. Oltre alle fotografie e ai costumi di scena, vengono esposte le sue opere fotografiche, risultato della sua passione per la fotografia e della capacità di cogliere l’anima delle persone e dei luoghi. La sua abilità come scultrice è altrettanto evidente con l’esposizione di alcune delle sue opere d’arte. Questa rassegna dimostra quanto Gina sia stata una selfmade woman, una figura di spicco nel panorama dell’arte e del cinema del suo tempo.
_Gina Lollobrigida e il femminismo ante litteram.
Lucia Borgonzoni sottolinea l’importanza di Gina Lollobrigida come figura femminista ante litteram. In un’epoca in cui essere una donna sola era difficile, la diva italiana è riuscita a costruirsi una carriera straordinaria, esprimendosi appieno attraverso l’arte. La mostra vuole rendere omaggio a questo aspetto della sua personalità, ispirando le nuove generazioni di donne a seguire il proprio percorso e realizzare i propri sogni senza rinunciare alla propria identità.
“I mondi di Gina” è molto più di una semplice mostra su una grande attrice. È un viaggio emozionante attraverso l’arte, il cinema e il femminismo, una celebrazione della forza e dell’ecletticità di una donna che ha segnato la storia dell’arte e del cinema italiano e internazionale. Grazie a questa esposizione, l’eredità di Gina Lollobrigida continua a ispirare e a illuminare il cammino di tante donne e artisti in tutto il mondo. Non perdete l’occasione di visitare questa straordinaria mostra dedicata a una delle icone italiane più amate della storia.
_Gina Lollobrigida e il Festival del Cinema di Venezia.
E mentre a Roma si celebra la carriera e il talento della diva, il Festival del Cinema di Venezia dedica la pre-apertura a Gina Lollobrigida con la proiezione di alcuni film che l’hanno vista protagonista e resa una delle più grandi attrici della storia del cinema internazionale. Martedì 29 agosto alle ore 21, in Sala Darsena al Lido, saranno proiettati i film “Portrait of Gina” (1958) di Orson Welles e “La provinciale” (1953) di Mario Soldati. Questi film rappresentano momenti importanti nella carriera di Gina e si integrano perfettamente con l’atmosfera del festival. Inoltre, durante il Festival, verrà presentato un premio dedicato ai giovani talenti delle arti, della moda, del design e della fotografia, in onore di Gina Lollobrigida.
Attrice, viaggiatrice e fotografa del mondo – una storia di impegno umanitario e celebri ritratti.
Ma pochi sanno che è stata anche fotoreporter in incognito tra i mafiosi di Linosa, quando si travestì da hippy per immortalare senza farsi riconoscere i ristretti al confino sull’isola.
Gina Lollobrigida non è stata solamente una diva del cinema. Lei ha portato il suo talento anche nel mondo della fotografia. Viaggiando per il globo, ha ritratto luoghi, culture e personaggi famosi, dimostrando anche un profondo impegno umanitario. Pochi sanno che anche nel campo dell’arte fotografica ha lasciato un’impronta significativa. Sin dal 1959, la sua passione per la fotografia l’ha portata a intraprendere innumerevoli viaggi in tutto il mondo, catturando con la sua macchina fotografica luoghi, culture e storie umane eccezionali che hanno affascinato il pubblico globale.
Ma Gina Lollobrigida non è solo una talentuosa artista visiva, è anche un’anima generosa e umanitaria. Durante i suoi viaggi, ha dimostrato una predilezione sincera per le persone semplici, i deboli e gli afflitti, senza mai piegarsi a ideologie. Il suo impegno con numerose organizzazioni umanitarie, tra cui la Fao, l’Unicef, l’Unesco e Medici senza Frontiere, l’ha resa una figura di riferimento nel mondo del volontariato.
_una storia di coraggio e neorealismo
Scopri la straordinaria storia di Gina Lollobrigida, celebre attrice di Hollywood e Cinecittà, che si è trasformata in una fotoreporter in incognito negli anni ’70 in Sicilia. Travestita da hippy, ha immortalato i mafiosi al confino sull’isola di Linosa, regalandoci scatti unici e avvincenti.
Gina Lollobrigida, nel pieno della fama mondiale, negli anni ’70 si è spinta in Sicilia per sfidare il rischio e fotografare i mafiosi confinati sull’isola di Linosa. Per nascondersi, si è travestita da hippy con occhialoni e parruccone, esplorando una nuova passione dietro l’obiettivo.
Dopo il successo nel mondo dello spettacolo, Gina Lollobrigida ha deciso di tornare a ciò che amava sin da giovane: la fotografia e l’arte. La sua carriera come fotoreporter l’ha portata a scattare ritratti di celebrità e artisti famosi, ma anche a intraprendere un viaggio audace tra i mafiosi siciliani confinati sull’isolotto di Linosa.
Le foto uniche scattate da Lollobrigida sull’isola catturano la vita quotidiana dei boss mafiosi, ma anche scene di neorealismo, momenti di vita autentici e toccanti. Le sue immagini raccontano una storia di coraggio e avventura, immergendosi nella vita degli abitanti locali e delle celebrità nascoste tra i malfamati.
Le foto raccolte da Gina Lollobrigida durante la sua avventura sono state pubblicate nel libro “Italia Mia” nel 1972, con una prefazione del celebre scrittore Alberto Moravia. Le immagini raccontano un’Italia autentica, lontana dalle divisioni politiche, ma vicina alla realtà quotidiana dei suoi abitanti.
Tra i meravigliosi scatti della Lollobrigida, spiccano i ritratti di celebrità provenienti dal mondo dello spettacolo, della politica e dell’arte. Da Indira Gandhi a Fidel Castro, da Maria Callas a Sean Connery, i suoi ritratti sono testimonianze uniche di personalità che hanno segnato la storia del nostro tempo.
Il suo impegno nella fotografia è stato così intenso che ha pubblicato otto libri di fotografie, riscuotendo un successo straordinario. “The Wonder of Innocence,” dedicato ai bambini e agli animali, è un best seller e anticipa con originalità le tecniche compositive che verranno in seguito adottate nell’era digitale.
“The Wonder of Innocence” è una meravigliosa raccolta di fotografie realizzata da Gina Lollobrigida, celebre attrice, e fotografa di talento. Questa opera è stata curata con grande maestria e dedizione dalla stessa Lollobrigida, che ha dimostrato di essere un’artista poliedrica e talentuosa anche nel campo della fotografia. Le immagini presenti nel libro catturano con delicatezza e sensibilità la purezza e l’innocenza dei bambini e degli animali. Ogni foto trasmette emozioni profonde e autentiche, rivelando la capacità di Gina Lollobrigida di cogliere momenti unici e preziosi nella vita di questi soggetti.
“The Wonder of Innocence” è un vero capolavoro della fotografia, dove l’autrice è riuscita a esprimere la sua visione artistica in modo unico e coinvolgente. Il libro ha ricevuto ampi consensi da parte del pubblico e della critica, confermando la versatilità e la profondità dell’arte di Gina Lollobrigida.Quest’opera rimane un’ispirazione per gli amanti della fotografia e per chiunque ami contemplare la bellezza dell’innocenza e della natura attraverso gli occhi di un’artista straordinaria come Gina Lollobrigida.
Le sue opere fotografiche hanno ottenuto riconoscimenti prestigiosi, come la medaglia d’oro della città di Parigi nel 1980, e sono state paragonate a quelle del leggendario Henri Cartier-Bresson dal quotidiano Le Monde. Il talento, l’energia e la forza espressiva delle sue foto la rendono indubbiamente una grande artista della fotografia.
Gina Lollobrigida, nota come attrice e documentarista, è anche una straordinaria fotografa che ha catturato l’attenzione del mondo con le sue composizioni uniche e il suo impegno umanitario. Con viaggi avventurosi e ritratti celebri, ha lasciato un’eredità duratura nell’arte fotografica. Scopri di più sulla vita di questa eclettica artista e lasciati ispirare dal suo straordinario lavoro.
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