Indiscutibile successo di critica e soprattutto di pubblico per il live-action del momento, quello su Barbie. Certamente un progetto ambizioso e interessante, considerando la vasta popolarità della bambola in tutto il mondo. L’idea di portare il personaggio iconico sul grande schermo con una vera attrice come Margot Robbie nel ruolo principale è sicuramente accattivante per i fan e infatti sta attirando l’attenzione di un pubblico più ampio. Strizzando l’occhio all’arte contemporanea.
La trama proposta del film Barbie vive di stereotipi anche se sembra affrontare tematiche importanti relative all’immagine di sé delle donne, agli standard di bellezza imposti e alla lotta contro gli stereotipi di genere. Il viaggio di Barbie nel mondo reale alla ricerca della bambina che gioca con lei è una metafora interessante per esplorare il confronto con la realtà e il superamento delle aspettative imposte dalla società.
La scelta di Greta Gerwig come regista e sceneggiatrice è altrettanto promettente. Gerwig ha dimostrato la sua abilità nel raccontare storie femminili in modo autentico e coinvolgente. La sua esperienza dietro la macchina da presa, sia come attrice che come sceneggiatrice, potrebbe portare un tocco personale e una prospettiva unica alla storia di Barbie. Il coinvolgimento di Margot Robbie nel ruolo di Barbie porta al personaggio una nuova dimensione e fornire un’interpretazione rinfrescante.
La descrizione della società di Barbieland come un matriarcato con donne potenti e indipendenti è un tocco interessante, ma potrebbe richiedere oggi una riflessione accurata sulla rappresentazione del potere e del femminismo nel contesto del film.
Le lodi per le scenografie, i costumi e le coreografie sono incoraggianti e suggeriscono che il film può essere una vera e propria esperienza visiva per il pubblico. Tuttavia, la critica sulla sceneggiatura che affronta troppe linee narrative e assume caratteristiche di predica è un punto di attenzione. Una trama troppo complessa infatti potrebbe rendere difficile seguire la storia e apprezzarne appieno le tematiche femministe.
Anche le osservazioni sulla caratterizzazione dei personaggi secondari, come Sasha e Midge, sono valide e suggeriscono che potrebbe esserci spazio per un approfondimento maggiore di questi ruoli per arricchire la storia complessiva.
Questo film sembra avere potenziale come una parabola femminista significativa, ma richiederà una gestione attenta della trama e una caratterizzazione bilanciata dei personaggi per trasmettere pienamente il suo messaggio e coinvolgere il pubblico. La combinazione di una regista talentuosa, un cast di rilievo e produzione di alta qualità potrebbe portare a un’esperienza cinematografica unica e significativa per i fan di Barbie e per il pubblico in generale.
L’idea di Barbie che lascia il suo mondo perfetto e si avventura nel mondo reale è affascinante. Questo potrebbe essere un mezzo per esplorare temi di auto-accettazione, crescita personale e affrontare la realtà fuori dagli ideali preconfezionati. Le avventure di Barbie mentre aiuta le persone che incontra lungo il percorso potrebbero trasmettere messaggi di positività, gentilezza e aiuto agli altri, incoraggiando il pubblico a essere altruista e coraggioso.
Inoltre, la prospettiva di vedere Barbie in un contesto live-action potrebbe permettere una maggiore esplorazione delle sue relazioni e delle sue emozioni. La dinamica tra Barbie e Ken potrebbe essere esaminata in modo più approfondito, rivelando aspetti più complessi dei personaggi. Anche l’esplorazione delle dinamiche familiari o delle amicizie nel mondo reale potrebbe aggiungere una dimensione interessante alla trama.
Il coinvolgimento di Noah Baumbach nella sceneggiatura potrebbe portare profondità e spessore ai dialoghi e ai personaggi. La collaborazione tra Gerwig e Baumbach, entrambi talentuosi registi e sceneggiatori, potrebbe dare vita a una storia ricca di sfumature e riflessioni.
Tuttavia, con un personaggio così amato e con così tante aspettative attorno a questo film, ci saranno anche sfide. Dovranno bilanciare la necessità di rivolgersi al pubblico delle bambine che amano Barbie, con la volontà di affrontare temi più profondi e attuali che potrebbero interessare anche un pubblico più maturo.
Inoltre, il modo in cui Barbie è rappresentata nel live-action è cruciale. Dev essere una figura femminile forte, indipendente e positiva, ma anche autentica e vulnerabile. La rappresentazione del personaggio è bilanciata e rispettosa, per evitare di cadere in cliché o stereotipi dannosi.
Barbie e l’arte contemporanea.
Greta Gerwig ha creato un affascinante legame tra l’iconica bambola Barbie e l’arte contemporanea. Il film si presenta come un ossimoro,
in realtà, il rosa shocking, i capelli biondo platino e le nuance pastello che circondano la pellicola sono ispirate a un universo più ampio e colto, in perfetta sintonia con le caotiche vibrazioni degli anni 2020.
La fotografia di Rodrigo Prieto, le scenografie di Kate Spencer e Sarah Greenwood sono influenzate in modo evidente dall’arte contemporanea.
Uno dei collegamenti più immediati è con l’opera di Beau Dunn, un’artista visiva californiana nota per indagare l’uso dei giocattoli come mezzo per riflettere gli stereotipi, i gusti e i desideri della società. La serie di Dunn intitolata “Plastic” ritrae decine di Barbie come personaggi in carne ed ossa, proprio come il personaggio interpretato da Margot Robbie nel film. Questo progetto indaga il concetto di bellezza e il ruolo che Barbie ha avuto nel creare l’immagine iconografica della “donna perfetta”.
Il film trova ispirazione anche nelle atmosfere pop surrealiste di Mark Ryden, un pittore che ha collaborato con Mattel Creations per creare una linea di bambole dominate da glitter e colori pastello, in linea con la poetica fiabesca dell’artista. La pellicola cita anche l’artista tedesca Catrine Val, che nella sua serie “Femminist” ritrae modelle inserite in contesti surreali per prendersi gioco del mondo della moda e della società contemporanea.
L’opera cinematografica di Gerwig è immersa in tonalità rosa e fucsia, che richiamano atmosfere kitsch e iperfemministe, evidenziando l’importanza del colore nel film. Si presume che il team di produzione abbia studiato l’installazione “From Aten Reign” realizzata da James Turrell nel 2013, dove tutte le gradazioni di rosa possibili e immaginabili sono presenti. Inoltre, la sceno-decoratrice del film si è ispirata alla fotografia di Slim Aarons e agli scatti di David Hockney per creare l’ambiente della casa di Barbie e della piscina.
In conclusione, Barbie si rivela un esempio di come l’arte contemporanea possa influenzare e arricchire il mondo del cinema, portando nuovi significati e interpretazioni alla figura di Barbie e al suo mondo. La combinazione di elementi kitsch, surrealismo, e riferimenti a importanti artisti dell’arte contemporanea rende il film un’esperienza visiva unica e stimolante per gli spettatori.
Questo live-action su Barbie potrebbe essere un’opportunità per esplorare temi importanti e attuali, oltre che per dare nuova vita a uno dei personaggi più iconici della cultura pop.
Tuttavia, dovrà essere affrontato con attenzione e sensibilità per soddisfare le aspettative dei fan di Barbie e al contempo offrire una storia coinvolgente ed emotivamente significativa.
La Trama
La trama del live-action su Barbie è un’avventura coinvolgente che esplora temi di auto-accettazione, emancipazione femminile, e la sfida dei ruoli di genere imposti dalla società. Ecco una panoramica più dettagliata della trama:
Barbie vive a Barbieland, una società matriarcale in cui le donne sono sicure di sé, autonome e di successo. Mentre i Ken si dedicano ad attività ricreative in spiaggia, le Barbie ricoprono posizioni lavorative importanti. Tuttavia, Barbie si sente sempre più inadeguata nonostante il suo mondo perfetto.
Durante un ballo a una festa, Barbie inizia a preoccuparsi della sua morte, e il giorno dopo scopre di non poter più completare la sua routine e di avere fisici non perfetti come la cellulite. Qui entra in scena Barbie Stramba, un’emarginata saggia ma sfigurata, che le dice che per curare le sue afflizioni, dovrà viaggiare nel mondo reale e trovare la bambina che gioca con lei.
Così Barbie parte per il mondo reale insieme a Ken, che spera di avvicinarsi a lei in questo viaggio. Arrivati a Venice Beach, i due si trovano coinvolti in molteplici buffonate e finiscono per essere arrestati. L’amministratore delegato di Mattel ordina la cattura di Barbie e Ken.
Barbie riesce a rintracciare la sua proprietaria, l’adolescente Sasha, che la critica per aver incoraggiato standard di bellezza irrealistici e consumismo sfrenato. Scopre che Sasha è stata influenzata da Gloria, una dipendente di Mattel e madre di Sasha, che aveva giocato con Barbie durante una crisi di identità, trasferendo le sue preoccupazioni alla bambola. Barbie viene salvata da Sasha e Gloria, e insieme ritornano a Barbieland.
Nel frattempo, Ken scopre il sistema patriarcale e si sente rispettato e accettato per la prima volta. Tornato a Barbieland, convince gli altri Ken a prendere il sopravvento, relegando le Barbie a ruoli minori e stereotipati.
Barbie cerca di convincere le Barbie e i Ken a far tornare le cose come prima, ma viene respinta. Gloria fa un discorso stimolante su cosa significhi essere una donna, e grazie all’incoraggiamento di Sasha, Gloria, Barbie Stramba e altre bambole emarginate, le Barbie si ribellano e riconquistano il loro potere.
Barbie si ritrova in una crisi di identità, ma incontra lo spirito di Ruth Handler, la co-fondatrice di Mattel e inventrice di Barbie, che le spiega che la sua storia è in continua evoluzione e che può diventare ciò che desidera.
Alla fine, Barbie decide di diventare umana e tornare nel mondo reale con un nuovo nome, Barbara Handler. Il film termina con Barbara e il suo nuovo partner che la accompagnano al suo primo appuntamento dal ginecologo.
La colonna sonora del film
È forse la parte più divertente di questo film, prodotta da Mark Ronson, e presenta una vasta gamma di artisti pop famosi.
Il progetto musicale vede la partecipazione di numerosi artisti, tra cui Ava Max, Charli XCX, Dua Lipa, Ice Spice, Karol G, Khalid, The Kid Laroi, Lizzo, Nicki Minaj, Ryan Gosling, Tame Impala, Billie Eilish e Sam Smith. Su tutto spiccano il brano Dance the Night di Dua Lipa, Watati, e Barbie World, interpretato da Nicki Minaj e Ice Spice che vede il campionamento del brano Barbie Girl degli Aqua.
Fenomeno Barbie: gli Aqua tornano in classifica “Barbie Girl” torna a rivivere tra i tormentoni dell’estate, a ventisei anni di distanza dalla sua pubblicazione.
Lo stesso era accaduto con “Running up the hill” di Kate Bush grazie a Stranger Things Mentre Barbie si aggiudica il record nel primo weekend in sala per un film diretto da una donna con 377 milioni di dollari incassati, anche la sua colonna sonora conquista le classifiche al primo posto della classifica Spotify Global.
Da Dua Lipa a Sam Smith, da Lizzo a Billie Eilish e anche Ryan Gosling c’è sicuramente un gruppo che più degli altri sta usufruendo della coda del successo del film, ritrovando nuova luce con il brano che più di tutti richiama la celebre bambola e che per anni è stato causa di controversia con il marchio Mattel (causa vinta poi dalla casa discografica in quanto brano considerato parodia e non appropriazione di marchio).
Con il film si spegne definitivamente la polemica e gli Aqua, la band danese composta da Bene Nystrom, René Dif e Soren Sasted, che nel 1997 pubblicava il celebre brano “Barbie Girl”, poi contenuto nel loro album di debutto Aquarium, torna a splendere in tutte le classifiche mondiali.
Canzone scritta da Soren Rasted, René Dif e Claud Rested (nella band fino al 2016), era stata uno dei tormentoni estivi di quell’anno e torna ad esserlo, 26 anni dopo, nella nuova versione cantata da Nicki Minaj e Ice Spice. 5.4 milioni di stream in un unico giorno e un ritornello che entra nella memoria delle nuove generazioni.
La storia di Bruna Barbie, la ragazza brasiliana che si è trasformata in una vera e propria versione vivente della famosa bambola di Mattel, è senza dubbio un esempio affascinante di come l’influenza della cultura pop possa plasmare le vite delle persone.
Bruna Carolina Peres, come è conosciuta nel mondo reale, ha scelto di adottare uno stile di vita e un’estetica che richiamano fortemente l’immagine di Barbie. La sua presenza sui social media è caratterizzata da foto e contenuti che richiamano la casa rosa, l’abbigliamento alla moda e la bellezza tipica della famosa bambola. La sua popolarità online è cresciuta in modo esponenziale, accumulando oltre 20 milioni di follower interessati a seguire la sua trasformazione in Bruna Barbie.
La sua scelta di vivere in una casa completamente rosa, oltre a vestirsi e comportarsi come Barbie, dimostra quanto profondamente Bruna abbracci l’immaginario associato a questa iconica figura. Questo dimostra anche come le influenze dei media possano contribuire a modellare l’identità di una persona, poiché Bruna ha adottato non solo lo stile visivo di Barbie, ma sembra anche essersi ispirata al suo spirito e alla sua storia.
La sua affermazione che la sua passione per Barbie sia iniziata fin da bambina, ma sia cresciuta durante l’adolescenza, è indicativa del modo in cui certi personaggi e stili possono avere un impatto duraturo sulla vita delle persone. L’influenza dei film come “La rivincita delle bionde” e “Mean Girls”, che presentano spesso un’immagine di vita glamour e lussuosa, ha contribuito a modellare il percorso di Bruna verso la sua trasformazione in Bruna Barbie.
La sua storia è un esempio di come la cultura pop possa essere adottata in modo personale e creativo da individui che desiderano esprimere la propria identità e personalità attraverso le influenze dei media. La sua presenza sui social media le ha permesso di condividere questa trasformazione con milioni di persone in tutto il mondo, dimostrando ancora una volta il potere dell’interconnessione digitale nel plasmare la narrazione delle vite umane.